Il più importante riconoscimento del teatro italiano, per il teatro che nelle Marche non si è mai fermato
È un riconoscimento storico per il teatro marchigiano il Premio UBU 2021, prestigioso ‘Oscar del teatro italiano’ tributato ad AMAT per il progetto NOW/EVERYWHERE teatro, musica e danza possibili (adesso), sviluppato nella primavera del 2020, a teatri chiusi, da un’idea del direttore Gilberto Santini, che lo ha ritirato durante la cerimonia degli “Oscar del teatro made in Italy” svoltasi lo scorso 13 dicembre al Cocoricò di Riccione.
Quello all’Associazione Marchigiana Attività Teatrali, primo e unico fra i circuiti ad esserne insignito, è un riconoscimento speciale che, inatteso, premia il lavoro dell’ente: “un Circuito multidisciplinare, fra i pochi che da tempo non si occupa più soltanto di programmazione in termini tradizionali”, come lo ha descritto la studiosa di teatro Roberta Ferraresi in un lungo articolo pubblicato sulla rivista DoppioZero. Un circuito che, vale la pena ricordarlo, non ha mai sospeso l’attività neppure durante i lockdown, continuando a ideare e proporre formule innovative e inusuali di spettacolo teatrale.
“Come risposta al tempo inedito e drammatico del primo lockdown – recita la motivazione del Premio – e come desiderio di sostenere le artiste e gli artisti dello spettacolo dal vivo la rassegna NOW/EVERYWHERE Teatro, musica e danza possibili (adesso) – organizzata da AMAT circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo delle Marche, realizzata con Regione Marche e MiBACT (ora MiC, NDR) sotto la guida di Gilberto Santini – ha proposto una programmazione di spettacoli online e al telefono pensata per la fruizione da remoto nel tempo presente per un pubblico raccolto e accolto nei foyer virtuali prima e dopo gli spettacoli. Come progetto complesso che ha messo insieme la proposta degli eventi con incontri e approfondimenti NOW/EVERYWHERE si è rivelata un’esperienza pilota nel campo della sperimentazione creativa e organizzativa che ha saputo trovare nel digitale e nelle sue logiche un luogo viabile della originaria ‘disperata vitalità’ del teatro e della performance dal vivo”.
Se il luogo del teatro era interdetto durante il lockdown, non lo sono stati i tanti luoghi immateriali, web e telefono, che a distanza hanno permesso un rapporto tra artisti e pubblico nella contemporaneità del presente.
Da queste riflessioni è nato NOW/EVERYWHERE, non uno scolorito surrogato dell’esperienza teatrale ma un teatro sempre possibile e capace di offrire nuove prospettive.
Il progetto si è articolato in due linee di intervento. Una di programmazione, con una rassegna che ha proposto da maggio a giugno 2020 gli spettacoli di Federica Fracassi (Dora pro nobis su Zoom), ScarlattineTeatro_Gnab Collective (Hamlet private su Zoom), Filippo canta Ivan Graziani (su Zoom), Fabrizio Favale / Le Supplici (Call my name su Whatsapp), Iraa Theatre – Teatro di Dioniso (Theatre on a line al telefono). Con accanto il progetto parallelo che ha sviluppato una riflessione sul teatro, tramite l’avvio di un laboratorio di idee, Now/Everywhere OFFicine attraverso il canale Telegram NEOfficine Teatro e incontri in diretta streaming.
“Ricevere questo premio (a cui da sempre tutti guardiamo come ad un radar unico e prezioso per leggere il presente del teatro mentre si consolida in storia) – commenta Gilberto Santini – ha per noi AMAT un valore non solo immenso ma anche molteplice. Perché se da una parte riconosce il senso di un percorso appassionato e tenace che si dipana da 45 anni, dall’altra valorizza la capacità di cogliere anche una difficoltà drammatica come opportunità per ripensare il senso del nostro lavoro. La forza del teatro è quella di essere sempre ‘al presente’ e ciò costringe chi come noi intende servirlo a uno sguardo sempre rinnovato sulle possibilità più inedite in cui declinarlo. Il nostro cuore è uno strambo groviglio di desideri e speranze. E il teatro ci aiuta a ricordarcelo. Questa è la sfida che questo premio rinsalda e rinnova”.
Attribuiti dalla votazione di 56 critici e studiosi teatrali, gli UBU si articolano in 17 categorie che vanno dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, dal Premio alla carriera a quello per il Migliore spettacolo di danza, a quello per la drammaturgia – testi o scritture sia italiane che straniere – a quelli per le musiche di scena, per le luci e per i costumi, a quelli per il Miglior spettacolo straniero rappresentato in Italia.
La premiazione, trasmessa in diretta da Rai Radio Tre messa in onda da Laura Palmieri, è stata presentata dall’attrice Chiara Francini con gli interventi musicali di Rodrigo d’Erasmo e di Diodato. Al critico e conduttore di Fahrenheit Graziano Graziani, invece, il compito di raccontare le sfide del teatro di oggi.
La scelta di consegnare dei premi a Riccione, dopo le molte edizioni al Piccolo Teatro di Milano, non è casuale: gli UBU di quest’anno, infatti, sono stati dedicati al loro fondatore Franco Quadri (1936-2011) nel decennale della morte, figura cardine della critica teatrale e artefice del Premio Riccione che ha fatto scoprire tantissimi nuovi talenti della drammaturgia italiana contemporanea.
“L’assegnazione all’AMAT del premio UBU per i suoi progetti innovativi – osserva con entusiasmo il presidente dell’ente Gino Troli – che hanno permesso di offrire al pubblico un altro teatro in tempi di pandemia, è la dimostrazione che nei momenti difficili si può trasformare un ostacolo in una opportunità se un’istituzione come la nostra (l’Ente dal 1976, forte dei riconoscimenti ministeriali e con associati 72 Comuni, i Conservatori di Pesaro e di Fermo e l’Azienda Teatri di Civitanova e la Regione Marche, cura la formazione del pubblico e la distribuzione di spettacolo dal vivo nella regione, NDR) sa continuamente rinnovarsi attraverso la ricerca e l’individuazione di strumenti avanzati, per non interrompere mai il dialogo con gli operatori teatrali e il pubblico che tessiamo da quarantacinque anni con la stessa tenacia e creatività”.
Ufficio Comunicazione AMAT